REGGIO EMILIA – “Progetti poco ambiziosi”, dice Confedilizia Reggio Emilia. “Scarsità di coinvolgimento”, dice la Lega. “Ci vuole una cabina di regia – dice la Cgil – Ci voleva pima ma almeno che ci sia da qui in avanti”. Nelle ultime settimane è nato un dibattito attorno alle ricadute reggiane del Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza, e attorno ai progetti presentati dall’amministrazione.
Parliamo di risorse economiche enormi che fanno parte del programma europeo per la ripartenza. A Il Graffio le voci che hanno posto il tema all’amministrazione e il primo cittadino Luca Vecchi che ha messo in fila alcuni elementi. “Il bilancio di Reggio può arrivare a 100-150 milioni per alcuni anni, ma i fondi sono vincolati a sei ‘missioni’, escono dei bandi che sono pubblici: ci vuole competenza perché se il progetto non rientra in quei vincoli non si prende nulla. Non è un calderone per cui si va a Roma a negoziare”.
Dalla manutenzione del Parco del Popolo, alla riqualificazione dei Chiostri di San Domenico, a una nuova passerella sul Crostolo al Gattaglio, al sottopasso tra Santa Croce e via Roma. Sono solo alcuni dei progetti presentati. A chi dice che si poteva puntare più in alto, magari concentrandosi su meno cose ma maggiormente in grado di modificare il volto della città, il sindaco risponde che questi progetti, oltre a rispondere ai vincoli stringenti, rispondono anche alle istanze di tante zone e quindi di tanti cittadini ascoltati in questi anni e sono in grado di cambiare il singolo volto di quel quartiere. E alla richiesta della Cgil di una cabina di regia: Il tavolo di confronto di cui parlo va in quella direzione, è chiaro che noi non sappiamo quando i bandi futuri usciranno e c’è anche il tema dei tempi stringenti, altrimenti rischi di non prendere le risorse”.
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