REGGIO EMILIA – A oggi, in provincia, ci sono dieci classi in quarantena: cinque ai nidi e una alle scuole dell’infanzia; poi, sono state sospese le lezioni in altre quattro classi di scuole elementari.
L’anno scolastico è cominciato da due settimane per gli asili, da tre giorni per i bambini e i ragazzi dalle elementari alle superiori e il Covid tra i banchi si è già manifestato. I bimbi a casa sono in tutto 86, gli insegnanti 17. I focolai, ovvero le situazioni in cui in una classe si sono verificati due o più contagi, sono quattro: due ai nidi e due alle scuole dell’infanzia.
“Non sono nati all’interno delle strutture – sottolinea la dottoressa Emanuela Bedeschi, direttrice del dipartimento di Igiene pubblica dell’Ausl – ma derivano dalla famiglia o comunque dall’esterno”. Il team scuole sta già lavorando a pieno ritmo, perché il tracciamento dei contatti quando si identifica un positivo è ancora fondamentale. Ma, a differenza dello scorso anno, la scuola ora ha due armi in più: vaccini e Green Pass.
Tra i ragazzi dai 12 ai 19 anni, il 72% ha ricevuto una dose e il 62% ha completato il ciclo: numeri che fanno ben sperare. La copertura vaccinale a Reggio Emilia è molto alta anche per il personale scolastico, per il quale il Governo ha disposto l’obbligo della certificazione verde anti Covid.
In questo contesto è cambiato il protocollo da seguire: quando si manifesta un caso in una elementare, media o superiore, le lezioni vengono sospese e la classe immediatamente sottoposta a tampone: se tutti gli esiti sono negativi, a differenza dello scorso anno, si torna subito a scuola. Le quattro classi elementari attualmente in quarantena sono in attesa di conoscere i risultati dei tamponi. Negli asili, invece, l’intera classe finisce in quarantena appena si manifesta il primo caso di contagio.
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