REGGIO EMILIA – Migliorano i numeri dell’epidemia sul nostro territorio. Si profila, dunque, un ritorno alle misure anti Covid di livello giallo, colore che è stato nuovamente introdotto dal Governo e che dal 26 aprile, dati permettendo, potrà tornare in vigore. All’orizzonte c’è la ripresa di diverse attività, tra cui quelle di bar e ristoranti.
“Sicuramente, le pressioni dell’ultimo periodo, le proteste e gli incontri hanno sortito il loro effetto – ha detto Paolo Croci, portavoce dei Ristoratori responsabili – Siamo rimasti positivamente stupiti per la data”. Ha colto di sorpresa baristi e ristoratori il via libera fissato dall’esecutivo. Da mesi limitati all’asporto e alle consegne a domicilio, i locali potranno servire al tavolo i propri clienti, purché all’aperto: “Se si ragiona solo di mangiare in esterno, soprattutto in questo periodo credo che sia un po’ una presa in giro – la voce di Gianni Brancatelli, anche lui ristoratore – La nostra è una penisola, i ristoratori di Bolzano e quelli di Pantelleria hanno escursioni termiche completamente diverse”.
Oltre alle potenziali avversità rappresentate da freddo e pioggia, c’è l’ostacolo del coprifuoco che resterà in vigore, sempre dalle 22. Incoerente con l’indirizzo adottato dal Governo appare la normativa che autorizza i ristoranti a fare da mensa aziendale, consentendo il consumo dei pasti all’interno dell’esercizio. Per quanto riguarda le regole che guideranno la riapertura, i protocolli saranno completamente messi a punto la prossima settimana.
La perplessità maggiore è che ancora una volta vengono creati dei protocolli senza confrontarsi coi diretti interessati. Il ritorno al giallo corrisponderà anche con le riaperture di cinema, teatri e musei. Saranno di nuovo praticabili gli sport amatoriali di contatto e ci si potrà spostare tra le regioni. Un quasi ritorno alla normalità che divide l’opinione pubblica.
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