REGGIO EMILIA – Si sta diffondendo, sul nostro territorio, anche la cosiddetta variante “brasiliana”. Intanto, quella “inglese” prevale con oltre l’80% dei casi e la conseguenza è un aumento dei casi gravi.
“I dati dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che in Regione la variante brasiliana è presente nel 7-8% dei casi isolati, mentre in Italia al 4% circa – ha detto il direttore del reparto Malattie infettive dell’Ausl Marco Massari – Nella nostra provincia abbiamo sottoposto a test una sessantina di pazienti e la presenza è al 12%”.
Per quanto riguarda la variante inglese, “la sua prevalenza si fa sentire soprattutto tra i pazienti – ha aggiunto Massari – perché esiste un rischio superiore, attorno al 50%, di forme gravi”. Le conseguenze sui reparti ospedalieri sono evidenti: anche se il numero dei ricoveri in queste ultime ore è in calo alcuni reparti restano vicini alla saturazione. “I reparti più in sofferenza – ha sottolineato Massari – sono la Rianimazione e la Terapia semintensiva”.
Secondo Massari, la chiusura delle scuole è stato il provvedimento più doloroso ma sicuramente anche il più efficace: “Si è visto che la sua trasmissibilità, in particolare nei luoghi chiusi, era molto alta. Ora vedremo se effettivamente abbiamo svoltato, come sembra”.
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