REGGIO EMILIA – Un anno fa, l’immagine della Pasqua fu il Papa che, da solo, in piazza San Pietro, pregò in silenzio.
Quest’anno a messa si potrà andare, ma le limitazioni saranno stringenti. Dodici mesi fa, ad esempio, le cataste di ulivo erano state messe sui sagrati delle chiese in modo che ogni fedele potesse raccoglierne un rametto. La cosa creò polemiche, perché davanti ad alcune chiese si formarono resse.
Quest’anno le disposizioni da parte della Conferenza episcopale italiana sono chiarissime: “In nessun modo ci sia consegna o scambio di rami”. Alcune parrocchie stanno dunque già pensando di non acquistare le palme di ulivo. Chi vorrà il ramo benedetto, dovrà procurarselo e portarlo in chiesa la domenica delle palme. Niente lavanda dei piedi nel giorno di giovedì santo, mentre nella lunga preghiera universale del venerdì si invitano sacerdoti e laici a pregare per chi si trova in situazioni di smarrimento, di malattia e per i defunti.
La veglia pasquale del sabato sera potrà essere celebrata rispettando gli orari del coprifuoco, quindi facendo in modo che tutti possano rientrare a casa prima delle 22. La nota della Cei lascia facoltà ai vescovi diocesani di diramare note in merito a processioni e ad altre manifestazioni di pietà popolare, ma sempre nel rispetto delle vigenti norme anti Covid.
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