REGGIO EMILIA – Un sabato caldo, quello vissuto oggi, sul fronte degli spostamenti a lunga percorrenza per raggiungere i luoghi di origine e i parenti con cui trascorrere le festività natalizie prima dell’introduzione della zona rossa. Questa mattina con una nostra troupe siamo andati a verificare la situazione alla Mediopadana: nessun maxi esodo, anche perché i treni possono viaggiare solo al 50% della capienza per le misure anti covid, numerosi tuttavia i viaggiatori.
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C’è chi ha preso ferie e approfittando di un’Italia in prevalenza ancora gialla si è messo in viaggio dall’Emilia verso il sud, con il richiamo delle radici e della famiglia di origine più forte della paura del covid e delle raccomandazioni del Governo ad evitare gli spostamenti. Alla Mediopadana nessuna ressa come invece accaduto in centrale a Milano, tanti però quelli che si sono messi in viaggio.
C’è anche chi dal sud ha raggiunto l’Emilia per unirsi a parenti impossibilitati a muoversi.
Certo questi sono gli unici giorni un po’ animati per la Mediopadana in un periodo, causa covid, nero per chi opera nell’indotto come testimoniano le voci di un taxista e del titolare di una società che gestisce servizi di autonoleggio. “Di lavoro ne abbiamo davvero poco – dice l’autista di un taxi – siamo costretti a lavorare un giorno si e uno no, anche perché siamo in tanti”. “Le attività qui alla Mediopadana sono paralizzate – spiega Federico Zanni della società Freedom Mobility – I nostri servizi di noleggio e di transfer avvengono per lo più verso le strutture sanitarie, ma è un minimo”.
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