REGGIO EMILIA – Sono ore decisive per il passaggio di colore della regione Emilia Romagna. Nel pomeriggio, il comitato tecnico scientifico renderà noti i numeri relativi alla diffusione della pandemia, poi il ministro della salute Roberto Speranza. La zona rossa sembra inevitabile.
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Famiglie con bambini che frequentano gli asili, titolari di negozi e attività considerati non essenziali, parrucchieri ed estetisti: sono solo alcune delle persone che stanno vivendo in queste ore con il fiato sospeso perché questi servizi in zona rossa saranno costretti a chiudere. Confermati poi il coprifuoco e le limitazioni agli spostamenti all’interno dei comuni. Nessuna incertezza sui tempi: se sarà zona rossa, scatterà da lunedì.
Tutto dipenderà dai dati rielaborati e resi noti, come ogni venerdì, dal comitato tecnico scientifico. Poi nel tardo pomeriggio o in prima serata il ministro della salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che ridefinirà i colori delle regioni. In Emilia Romagna in questo momento sono in zona rossa l’area della città metropolitana di Bologna e la provincia di Modena. Ma a rischiare è tutta la regione. Tra i parametri che caratterizzano la pandemia, pesano l’indice di trasmissibilità Rt, intorno all’1,25, dunque al di sopra della soglia critica di 1, la saturazione dei posti letto Covid negli ospedali, incluse le terapie intensive, i focolai, aumentati rapidamente, in particolare tra i più giovani, a causa della maggiore contagiosità delle varianti. Ancora una volta gli amministratori invitano a stare a casa il più possibile, intervenendo anche con misure locali.
“Ho emanato l’ordinanza di chiusura dei parchi salvo l’attraversamento – ha detto questa mattina il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro, a Buongiorno Reggio su Telereggio – So che altri colleghi stanno facendo la stessa cosa, è una applicazione delle norme regionali”.
Anche il sindaco di Reggio Luca Vecchi, nella sua ultima diretta Facebook, non ha escluso la chiusura dei parchi. Questa mattina si è riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. A Tg Reggio il prefetto Iolanda Rolli non ha escluso di richiedere nuovi rinforzi per contrastare gli assembramenti e i comportamenti che violano le norme mettendo a rischio la salute di tutti.
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