REGGIO EMILIA – “I medici no vax sono incompatibili con la categoria e verranno sanzionati”. Interpellata da Tg Reggio, è perentoria Annamaria Ferrari, responsabile dei reparti di Emergenza-Urgenza reggiani ma che, in questo caso, si esprime come presidente dell’Ordine provinciale dei medici.
Per “no vax” Ferrari intende quei colleghi che oltre a decidere di non vaccinarsi contro il Covid danno la stessa indicazione ai cittadini. “Il nostro compito, anzi, il nostro dovere etico è di sottoporci a vaccinazione e anche di promuoverla. Sono entrambe cose fondamentali in questo momento” prosegue la dottoressa, che ipotizza sanzioni per i medici che rifiuteranno di vaccinarsi.
Per sanzioni non si intende in questo caso ovviamente multe in denaro, ma provvedimenti che vanno dal richiamo, alla sospensione dall’esercizio della professione, alla radiazione, in una scala crescente di gravità. Ogni ordine ha autonomia decisionale. Quello di Reggio Emilia quindi, per bocca della sua presidente, si esprime come già nei giorni scorsi aveva fatto quello di Bologna che aveva detto come la contrarietà da parte dei medici alla vaccinazione fosse irrispettosa per le vittime del Covid e che aveva parlato di sanzioni.
Impossibile ancora fare un bilancio, nella nostra città, dell’adesione da parte dei medici. Il dato a fine gennaio era del 72%, ma anche se sono passate solo due settimane da allora è cambiato molto. In primis, si è sbloccata la questione dell’approvvigionamento vaccini. Inoltre, è iniziata solo da pochi giorni la possibilità di vaccinarsi per i medici liberi professionisti che sono 850 sul totale dei 2.600 professionisti iscritti all’Ordine reggiano; la prima parte della prima fase era stata destinata ai medici di area pubblica o convenzionati col pubblico. Restano ovviamente esclusi dal contesto “no vax” quei dottori che ancora non hanno aderito perché soffrono di particolari patologie, ad esempio di tipo allergologico.
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