REGGIO EMILIA – “I festeggiamenti per la nazionale di calcio? Mi preoccupano molto“. Così il microbiologo e ricercatore Vittorio Sambri. La variante Delta è fra di noi ed è molto efficiente: in un mese in Emilia-Romagna è passata dal 2 al 26% del totale dei casi di positività. Per questo il professor Sambri è preoccupato dall’effetto Europei, perché è un serbatoio di cui la variante godrà.
Nel laboratorio di Pievesestina che gestisce, uno dei due in Regione in cui viene eseguita la sequenza genetica delle varianti, in questo momento i tamponi vengono analizzati a tappeto e non a campione: una cinquantina al giorno, tra i quali 6-7 da Reggio. Lo si può fare proprio perché i numeri sono ancora bassi. Ancora perché, come si diceva, le cifre stanno salendo con velocità. “In Italia stiamo tornando verso i mille casi al giorno, fino a poco tempo fa erano 600″.
L’aspetto confortante è che, a fronte di un aumento di casi causa variante Delta, i ricoveri sono praticamente a zero, ma non perché il virus sia meno aggressivo di suo. “Siamo noi che gli togliamo aggressività, col vaccino; in Inghilterra e in Russia la curva sta salendo allo stesso modo, ma in Inghilterra non ci sono ricoveri mentre in Russia i ricoveri stanno salendo in proporzione: quello che cambia è in quanti sono vaccinati e il tipo di vaccino”. In questo senso, diventerà sempre più un problema ciò a cui si sta assistendo: l’astensione dal vaccino di una fetta importante di over 60 e di una fetta ancor più importante di ragazzini.
“Sarà la popolazione che farà andare su i casi – chiosa Sandri – Ragazzi, vaccinatevi per aiutare nonni e genitori, perché i rischi quando ci si ammala sono gli stessi, non sono cambiati. E’ un film già visto: l’anno scorso abbiamo iniziato a vederlo a metà agosto, quest’anno a inizio luglio”.