REGGIO EMILIA – Le carte in regola ci sono tutte. I numeri che fotografano l’andamento dell’epidemia nella nostra regione sono i migliori degli ultimi due mesi. L’indice di occupazione delle terapie intensive è sotto il 30%, sotto il 40% sono i ricoveri negli altri reparti covid, l’incidenza dei casi, poi, è di poco sopra ai 200 ogni 100mila abitanti, soprattutto, è sotto il valore 1 l’indice di contagio, il ‘famoso’ Rt. Significa che il livello di restrizioni e i comportamenti mantenuti nelle scorse settimane hanno dato i loro frutti.
Da zona arancione l’Emilia-Romagna può diventare zona gialla. L’ultima parola, come sempre, spetta all’ordinanza del ministro Roberto Speranza, che verrà emanata nel pomeriggio di venerdì sulla base delle valutazioni dell’Istituto superiore di sanità. A quel punto si saprà anche se l’eventuale cambio di calore entrerà in vigore a partire da domenica oppure da lunedì.
Scendere di un gradino nella scala del rischio contagio significa poter tornare a spostarsi anche al di fuori del proprio comune di residenza. A bar e ristoranti sarebbe poi consentito riaprire fino alle 18, con la possibilità di consumare all’interno. E sarebbe consentita anche la riapertura dei musei, dal lunedì al venerdì. Nessun via libera, invece per palestre, piscine e impianti da sci. Vietato, sempre, abbassare la guardia, come sottolinea per prima la Regione.
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