BOLOGNA – Forse cambieranno nome, ma non la sostanza del servizio che offrono, ovvero seguire a domicilio il decorso dei pazienti Covid. L’Emilia-Romagna, per ora, non manda in pensione le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale che negli oltre due anni di pandemia hanno battuto il territorio palmo a palmo per dare assistenza domiciliare agli ammalati di Covid.
Un servizio importante soprattutto in momenti come questo, con la variante Omicron 5 che imperversa e l’impennata di nuovi casi. La Regione ha prorogato fino al 31 dicembre l’attività delle Usca, le squadre speciali di medici e infermieri.
Covid, l’Emilia Romagna lascia attive le Usca fino a fine anno. VIDEO
1 luglio 2022Un servizio a domicilio importante soprattutto in momenti come questo, con la variante Omicron 5 che imperversa e l’impennata di nuovi casi