REGGIO EMILIA – L’ultimo ricovero è delle ultime ore: un paziente della Pneumologia è peggiorato ed è stato trasferito in terapia intensiva. Nella Rianimazione del Santa Maria Nuova sono dunque saliti a quattro i positivi al Covid: hanno tra i 47 e i 69 anni e sono tutti non vaccinati. In totale, sono 21 a oggi le persone ricoverate negli ospedali di Reggio Emilia e Scandiano, anche loro in gran parte non coperte da vaccino: numeri che restano bassi, ma la situazione generale non permette di rimanere tranquilli perché sul territorio stiamo assistendo a una parziale ripresa dei contagi.
Negli ospedali, poi è sempre più alta la richiesta di prestazioni No Covid: “Quello che accade fuori dalle nostre porte ci fa un po’ drizzare le antenne – ha commentato Cristina Marchesi, direttrice generale dell’Ausl reggiana – ma la situazione vaccinale ci tranquillizza, anche se il virus è tornato a circolare in modo importante. Speriamo che l’impatto sulle strutture ospedaliere sia assorbibile”.
Pur limitata, la parte ospedaliera sta impattando sulle altre attività di gestione della pandemia. Continua la somministrazione delle terze dosi di vaccino, al momento rivolta agli Over 60 e ai fragili di ogni età purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario. Persone che non devono fare altro che attendere l’sms dell’appuntamento.
Così come sarà contattato chi è stato vaccinato al drive-through all’ex ospedale Spallanzani: anziani che faticano a camminare ma possono comunque viaggiare in auto. Per loro il servizio sarà ripristinato. L’attività di tracciamento, che continua nelle scuole, si è poi concentrata sugli sport cosiddetti “di contatto”: tre i focolai identificati da settembre, 300 i tamponi effettuati perché si sono verificati casi in 14 squadre. “Siamo ben lungi dal dismettere le attività Covid correlate, abbiamo una parte ancora molto forte sul contenimento e sulla parte ospedaliera”, ha aggiunto la Marchesi.
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