REGGIO EMILIA – La campagna vaccinale anti Covid è agli sgoccioli. A dirlo è l’Ausl reggiana nel consueto resoconto settimanale con la stampa. Pochi giorni ci separano ormai dal raggiungimento dell’80% di copertura riferito alla popolazione del nostro territorio. Resta, tuttavia, costante l’impatto della pandemia sulle strutture ospedaliere.
“Se siamo all’82% oggi con una dose somministrata, tra venti giorni saremo allo stesso punto ma sul ciclo completo. Aggiungendoci le prenotazioni, arriveremo all’84%”. Questi sono i numeri dell’azienda, che confermano l’alta adesione conosciuta dalla campagna vaccinale nella nostra provincia, con risultati superiori sia alla media nazionale che regionale. La quota che verrà raggiunta sarà significativamente superiore a quella dell’80% che in primavera il Governo aveva individuato come obiettivo da centrare per ottenere una sorta di “immunità di gregge”. A questa buona notizia fa da contraltare una pressione costante sulle strutture ospedaliere.
Mediamente, ogni giorno, dopo essersi presentate al pronto soccorso, vengono ricoverate tra le due e le tre persone positive al Covid. La settimana scorsa il dato oscillava tra i 4 e i 5 pazienti. Pazienti, quelli ricoverati, che al momento complessivamente sono 33, 3 dei quali si trovano in terapia intensiva. Nessuno di loro risulta essersi vaccinato. Dei restanti 30 allettati, 14 sono nell’unità operativa di Malattie infettive e 4 in Pneumologia. C’è poi il reparto di Medicina di Scandiano che di pazienti ne conta 12, circa un terzo dei quali provenienti da case di riposo nelle quali si sono verificati contagi. E’ il caso, ad esempio, del focolaio avvenuto nella struttura di Bagnolo. Si tratta di persone anziane, dunque, la cui vaccinazione risale ai primi mesi dell’anno. I sintomi che accusano non sono eccessivamente preoccupanti.
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