REGGIO EMILIA – Questa volta si riparte tutti assieme, in presenza al 100%. Sarà davvero una “prima campanella” quella di domani. Sono infatti 63mila tra bimbi e ragazzi reggiani quelli che si apprestano a tornare sui banchi di scuola.
Un test significativo non solo per loro, ma anche per le loro famiglie, per gli insegnanti, per i dirigenti scolastici, per il personale. Se a settembre 2020 le parole chiave erano state “distanziamento” e “mascherina”, questa volta sono “Green Pass”, “scuole sentinella”, “controlli a campione”. Rimane lo stesso l’obiettivo: scongiurare il ritorno alla
didattica a distanza, obiettivo non raggiunto un anno fa.
Il capitolo scuola riguarda tanti aspetti logistici. Dal punto di vista sanitario, l’avvio del nuovo anno avviene in un momento favorevole: la quarta ondata ha iniziato la ritirata. “La fascia 12-19 anni, da noi, è al 75% di prime dosi”, ha detto Cristina Marchesi, direttore generale di Ausl. Ritorno a scuola fa rima con autunno e ripresa delle attività: “Siamo a scartamento ridotto – ha aggiunto – Ci siamo trovati a raddoppiare i tempi per ciascuna prestazione: adesso stiamo tornando indietro. Impossibile dire quando torneremo ai livelli pre Covid, ma la nostra attenzione adesso è tutta lì”.
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