REGGIO EMILIA – Ultime ore in zona arancione: da lunedì l’Emilia Romagna torna in zona gialla e si allentano le misure anti-contagio. Un passaggio molto atteso, soprattutto da parte dei titolari delle attività di ristorazione, tra la voglia di rimettersi al lavoro, la frustrazione per il lungo periodo di inattività e la speranza di non dover più chiudere.
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“Ci stiamo riorganizzando come per lavorare normalmente, anche se delle indicazioni molto precise non ci sono, siamo legati anche al tempo, danno pioggia, siamo un po’ frustrati”.
Sedie e tavolini sono pronti per essere sistemati nelle distese. Si alzano le saracinesche, si cerca di terminare i preparativi in tempo per lunedì. Sono passati sei mesi dall’ultima cena servita ai clienti, interrotti da una breve parentesi di aperture a pranzo. Tra i ristoratori non manca la voglia di rimettersi al lavoro, seppur solo all’aperto e fino alle 22.
“Siamo pronti. Speriamo che vada tutto bene”. “Da un lato voglia di ripartire, dall’altro la speranza che sia davvero l’ultima volta, aprire e chiudere non sembra ma è stato tosto”.
Tra i baristi, il disagio è ancora più forte. Tra frustrazioni ed entusiasmi, resta una unica preoccupazione: “Con un’attiva parzialmente chiusa, non vedo tutta questa euforia, si potrà fare qualcosa in più fuori e la gente è carica, ma la situazione resta è disastrosa”.
Tutti sono d’accordo su un aspetto: “L’unica speranza è che non ci facciano richiudere, finora abbiamo portato pazienza”.
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