CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Mesi complicati scanditi dal suono delle sirene nelle strade dei paesi a testimoniare un lavoro difficile ma fondamentale ieri e oggi ancora di più. Soccorrere e aiutare feriti e ammalati anche positivi, in condizioni mai vissute prima in un’emergenza a cui nessuno era pronto.
La pubblica assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco, nata nel 1983 con sede in via Petrarca a Castelnovo, ha continuato non senza difficoltà ad aiutare e ha visto incrementare il suo impegno. I servizi svolti per l’Ausl sono passati dai 3.348 del 2019 ai 3.632 nel 2020. Parliamo di un bacino di abitanti complessivo di circa 13mila persone nei due territori confinanti.
Sono 200 i volontari, 100 quelli effettivamente attivi con un’età media 35-40 anni. Ma una trentina di loro, molti dei quali anziani, in questo periodo si sono autosospesi. Il lavoro è tanto, servono dunque forze nuove: questo l’appello diretto ai giovani.
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