REGGIO EMILIA – Dal 1° luglio le aziende che non utilizzeranno più la cassa integrazione per Covid non avranno divieti automatici di licenziare. E’ quanto prevede la norma elaborata dal Governo nel Dl Sostegni Bis, frutto di un lavoro di mediazione. Ma per la Cgil resta una proposta “inaccettabile”.
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Niente più proroghe al blocco dei licenziamenti, che resta solo fino al 30 giugno. Dal primo luglio dunque le aziende che non utilizzeranno la cassa integrazione per Covid potranno nuovamente licenziare. La norma, che fa parte del decreto Sostegni bis, è stata pensata dal Governo dopo una mediazione con Confindustria e sindacati. Ma la Cgil continua a definire la misura “inaccettabile”.
“Siamo contrari al provvedimento, eravamo contrari anche alla proroga – sottolinea il segretario generale della Camera del lavoro di Reggio Cristian Sesena – Noi vogliamo che il blocco resti per tutti fino al 31 ottobre per riuscire a mettere in campo una riforma degli ammortizzatori sociali che ci permetta di controllare e governare una bomba sociale, perché è questo che ci attende”.
Le imprese ancora in difficoltà però potranno nuovamente accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria senza pagare i contributi addizionali fino al 31 dicembre. Solo per queste realtà si allungherà il divieto di licenziamento. “Questo in capo a una libera decisione dell’impresa. Le imprese lungimiranti però saranno poche, visto come si sta comportando Confindustria”
Il rischio – secondo Sesena – è che anche a livello locale le imprese rinuncino agli ammortizzatori per abbattere i costi, in primis quello del lavoro. “Vale per Reggio come per tutte le altre parti del Paese, purtroppo”.
Questo sarebbe contrario al patto firmato in Regione anche con Confidustria, che prevede l’utilizzo di tutti gli strumenti disponibili per evitare esuberi. “Chiederemo come Cgil al sindaco di firmare un patto simile a livello territoriale, un accordo apposito per evitare licenziamenti”.
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