REGGIO EMILIA – Come lo scorso anno, dovremo aspettarci un picco dei casi di Covid nel periodo di Natale. Intanto, i pronto soccorso, come avevamo anticipato nei giorni scorsi, stanno andando in difficoltà a causa dell’alto numero di accessi per diverse patologie. I più colpiti sono i bambini.
“Anche se ci aspettiamo un picco del Covid a Natale, la situazione è già difficile perché da settimane – le parole di Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero provinciale – C’è un grande afflusso di pazienti ai pronto soccorso per diverse patologie”. Covid, influenza, sindromi simil-influenzali e altri virus respiratori: sono un mix terribile. In questi giorni, secondo i dati del bollettino Influnet, in Emilia Romagna più di 17 persone su mille sono malate di sola influenza. La nostra è una delle tre regioni, insieme a Lomabrdia e Umbria, dove l’incidenza ha superato la soglia del livello di entità molto alta.
Maggiormente colpite le fasce di età pediatrica: tra i bambini al di sotto dei 5 anni l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti. Purtroppo, sono molti quelli che necessitano del pronto soccorso e di un ricovero. “Il pronto soccorso pediatrico sta lavorando al 50% in più rispetto al periodo normale – ha aggiunto Mazzi – mentre al pronto soccorso generale ci sono circa 450-500 accessi al giorno”.
Come avevamo anticipato, per due volte al Santa Maria nelle scorse settimane è stato attivato il blocco degli accessi al pronto soccorso: “E’ stato attivato il piano di massiccio afflusso, che determina il blocco degli accessi ad altri pazienti, per circa 11-12 ore”, ha spiegato Mazzi. A differenza dello scorso anno, anche la campagna di vaccinazione anti influenzale sta però andando a rilento: “Nel 2021 la vaccinazione anti Covid avveniva insieme a quella antinfluenzale. Quest’anno, la campagna per le 4°e 5° dosi è in ritardo e anche quella antinfluenzale non sta dando la copertura necessaria”, ha spiegato Mazzi.
Oscillano dai 110 ai 115 i pazienti Covid ricoverati al Santa Maria Nuova, “e questo impatta sempre molto sull’organizzazione”.
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