CORREGGIO (Reggio Emilia) – La professoressa Ilaria Capua, ricercatrice in virologia, direttrice del centro di eccellenza One Health dell’università della Florida, una delle voci più autorevoli nel campo delle pandemie, era ieri sera a Correggio, al teatro Asioli, su invito del circolo culturale Primo Piano. Con lei si è parlato delle ultime disposizioni in Italia, che prevedono un allentamento delle restrizioni e dei divieti che riguardano l’uso della mascherina al chiuso.
“Adesso veramente deve sopravvivere la regola del buon senso – le sue parole – Io nell’autobus la mascherina me la metto, se vado in treno la mascherina la metto. Le persone, ognuno con il suo pezzetto di responsabilità, sono quelle che ci hanno permesso di essere liberi. Ora abbiamo qualche arma in più contro un virus che due anni fa era assolutamente sconosciuto e che in questi due anni ci ha sorpresi. Quando abbiamo visto il contagio rapidissimo il virus era in Cina, in California, in Nuova Zelanda, in Australia. Con questa velocità di contagio, di solito i virus ci mettono un po’ di più per diventare molto contagiosi”.
Gli stili di vita, dal distanziamento all’igienizzazione – ha detto la Capua – hanno aiutato a fermare il virus, soprattutto hanno aiutato le vaccinazioni. Alle quali dovremo abituarci, ha aggiunto: “Credo che per un certo numero di anni dovremo fare la vaccinazione all’inizio dell’autunno per proteggerci dalla malattia grave e rischio di infezione fino alla primavera, quando poi il virus se ne andrà nell’altro emisfero a fare danni come l’influenza”.
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