REGGIO EMILIA – Anche i ristoratori reggiani intendono partecipare all’iniziativa promossa dalla neonata associazione Tni – Tutela Nazionale di Impresa – per difendere il loro diritto a fare impresa. Una delle tante iniziative per mantenere alta l’attenzione sulla voragine in cui il settore sta sprofondando.
In un video, diventato virale sui social, Paolo Croci, titolare dell’osteria km Zero, ha manifestato la sua rabbia dopo aver ricevuto dallo Stato il modulo F24 per le tasse rinviate lo scorso anno, annunciando di non pagarle. “E questo non è un inno all’evasione – dice – Le tasse nessuno ha più i soldi per pagarle, è questo il messaggio che deve passare perché anche le aziende sane come la mia, arrivate a questo punto sono in difficoltà. A questo riguardo, è già stata depositata in Procura a Roma una azione legale contro il Governo”.
Una mancanza di rispetto secondo i ristoratori, una categoria che oggi vive del proprio fatturato, che ha fatto investimenti importanti sulla sicurezza. Da ottobre, saranno stati una ventina i giorni di apertura e solo a pranzo, mentre le chiusure venivano comunicate spesso da un giorno all’altro. Una crisi che si riversa sui dipendenti e sulle loro famiglie, spesso in attesa della cassa integrazione che per mesi può non arrivare. “Non chiediamo l’elemosina – ha aggiunto Croci – ma ristori adeguati. Non ci sentiamo ascoltati, né presi in considerazione come categoria. Quello che vediamo è una mancanza di una progettualità, così viene a mancare una prospettiva. Tutti siamo a rischio di non riaprire più, se non c’è una progettazione immediata”.
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