REGGIO EMILIA – Le farmacie da sempre in prima linea in questa pandemia che ancora prosegue, aprono alle vaccinazioni e si trovano a dover gestire una mole di tamponi che rischia di mandare in tilt le attività tradizionali.
In allarme quelle private, aderenti a Federfarma – un’ottantina in tutta la provincia – Nelle ore scorse si è svolta un’assemblea nella quale i farmacisti si sono detti bombardati dalle richieste. A maggior ragione in previsione del 15 ottobre, da quando il tampone avrà validità per 48 ore e, dunque, per chi non è vaccinato andrà ripetuto a suon di 15 euro a volta, ogni due giorni.
Sono 500 i tamponi svolti ogni settimana nelle 8 farmacie abilitate e che si possono prenotare attraverso il modulo sul sito di Fcr. Il presidente Andrea Capelli spiega però: “Le nostre farmacie non sono attrezzate per soddisfare l’escamotage di chi non vuole farsi il vaccino e quindi prenota a raffica i tamponi”. E’ esclusa, infatti, la possibilità di prenotare fino a dicembre i tamponi, che restano uno strumento di controllo e sorveglianza e non sostitutivo del vaccino.
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