REGGIO EMILIA – E’ stato inaugurato questa mattina il nuovo laboratorio della manifattura avanzata nella nostra città e il taglio del nastro è stato inglobato all’interno dell’assemblea generale di Unindustria. Confortanti i dati sulla ripresa economica, c’è però anche preoccupazione per quanto accaduto nei giorni scorsi a Roma e per il 15 ottobre, quando il Green Pass sarà obbligatorio per entrare in azienda.
A 24 mesi di distanza dall’ultima assemblea degli industriali reggiani, in apertura è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del Covid. Poi spazio all’analisi della situazione economica, le opportunità fornite dai fondi del Pnrr ma anche la carenza di personale di cui stanno soffrendo le imprese. Impossibile, poi, non discutere del maxi progetto Silk Faw a Gavassa. Luci e ombre di un recupero stimato nel 6% che va considerato con soddisfazione ma senza facili entusiasmi.
Quanto al nuovo laboratorio della manifattura avanzata, si tratta di uno spazio per l’innovazione a disposizione delle imprese che si colloca all’interno del distretto digitale di Reggio Emilia. Tra le priorità, attirare capitali e nuove professionalità. “Reggio Emilia è in marcia e guarda al futuro – ha dichiarato il presidente provinciale di Unindustria, Fabio Storchi – Il digitale è una delle scelte strategiche che abbiamo fatto. Le nostre imprese hanno necessità di questo genere di figure, che tuttavia al momento non sono disponibili sul mercato del lavoro”.

Il taglio del nastro del nuovo laboratorio della manifattura avanzata
La situazione sanitaria condiziona il clima, le aziende sentono una responsabilità sociale, come ha ricordato il presidente nazionale Bonomi, alla sua prima uscita in un’assemblea dopo i gravi fatti di Roma. Il Governo ha deciso di non introdurre l’obbligo al vaccino come chiesto da Confindustria, che ora da Reggio Emilia lancia un appello alle imprese affinché siano rispettate in modo scrupoloso e rigoroso le norme sui controlli del Green Pass ai lavoratori. L’impegno su questo fronte, come nella lotta alle morti sul lavoro, i cui numeri tornano a salire. L’accordo coi sindacati in tema di certificazione verde, una scelta convinta. “Dobbiamo mettere in sicurezza i luoghi di lavoro – sostiene convinto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria – Riteniamo che il Green Pass sia lo strumento che porti sicurezza all’interno delle aziende. Una sicurezza che va a beneficio della comunità”.
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