REGGIO EMILIA – Parco del Crostolo, questa la situazione: bambini che si dondolano, si arrampicano e si lanciano dagli scivoli e, a terra, quel che resta dei nastri bianchi e rossi messi dalla polizia locale per impedire l’utilizzo dei giochi. O meglio rimessi dalla polizia locale perchè non è la prima volta che succede, da quando i parchi sono stati riaperti, che qualcuno strappi tutto, lasciando ai più piccoli campo libero. Qui ad esempio siamo al parco Cervi e dei nastri ne è rimasto appena un lembo. Ma nei parchi della città resta vietato usare i giochi, almeno fino a lunedì, quando cambieranno le regole.
Quando è stato possibile riaprire i parchi e i giardini pubblici, le norme prevedevano che i giochi venissero igienizzati almeno una volta al giorno e comunque in base all’utilizzo da parte dei bambini. Troppo oneroso per il comune di Reggio sanificare così di frequente le 133 aree gioco sparse in città, l’amministrazione ha dunque preferito impedirne l’utilizzo. Scelta condivisa da altri comuni. Alcuni enti hanno stretto accordi con le associazioni di volontariato per la sanificazione, altri ancora hanno individuato poche aree che hanno igienizzato ogni giorno. Questo video è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Cavriago e mostra i tecnici comunali impegnati proprio in questo lavoro.
Ma da lunedì si cambia. Il tema della riapertura in sicurezza delle aree verdi è stato al centro dell’ultimo coordinamento dei sindaci reggiani, tenuto dal presidente della provincia Giorgio Zanni. In base alle nuove disposizioni governative, recepite dalla Regione, dal 15 giugno le aree giochi dovranno essere non sanificate costantemente bensì tenute pulite in modo adeguato. Inoltre dovranno essere gli adulti accompagnatori e, non più gli enti gestori, a verificare il rispetto del distanziamento tra i bambini. Norme dunque molto meno stringenti per i comuni ed, evidentemente, molto attese dalle famiglie.
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