REGGIO EMILIA – Il 31 marzo termina lo stato di emergenza legato al Covid. Il Consiglio dei Ministri ha approvato le nuove misure previste dal decreto legge ‘Riaperture’ che fissa tre date (oltre al 1 aprile anche il 1 maggio e il 15 giugno) per una sorta di road map che ci farà uscire dalla fase dell’emergenza per lasciarci alle spalle due anni di restrizioni legate alle varie ondate di questa pandemia. Tutto questo mentre i numeri dei contagi tornano a salire e interessano soprattutto la popolazione più giovane. Allora è giusto e soprattutto sicuro questo libera tutti e come comportarsi?
“Continuerò a portare la mascherina negli ambienti chiusi – dice Marco Massari, primario del reparto malattie infettive del Santa Maria Nuova – Perché negli ambienti chiusi si rischia di più il contagio. Le persone fragili, che sono meno protette dal vaccino, devono continuare a proteggersi anche se non è più obbligatorio. L’obbligo deve essere sostituito dal buonsenso e dalla prudenza. Il virus sta circolando come sempre. L’incremento maggiore si sta verificando nella fascia 5-19 anni. I casi sono aumentati, perché sta girando la nuova variante del 30% più contagiosa rispetto a Omicron, il virus a trasmissione respiratoria che abbia mai circolato sulla terra”.
Nel reggiano la situazione ospedaliera al momento è stabile, a Reggio restano tra 70 e 80 persone positive ricoverate da circa 10 giorni. Un impatto gestibile secondo i medici che però ribadiscono la fondamentale importanza della terza dose per evitare il ricovero. Adesso l’attenzione è verso i risultati sull’efficacia della quarta dose di vaccino in attesa di capire come si comporterà il virus dopo l’estate. “Aspettiamo i dati, intanto quarta dose per gli immuno compromessi e terza dose per chi non l’ha fatta. Queste sono le priorità”.
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Cosa cambia dall’1 aprile
Dunque da venerdì 1 aprile niente più colori delle Regioni, sparisce il Comitato tecnico scientifico e niente più struttura del generale Figliuolo sostituita da una ‘”nità per il completamento della campagna vaccinale”. attiva sino fino al 31 dicembre 2022. Nei bar e nei ristoranti al chiuso si passa al Green pass base ottenibile anche con il tampone negativo così come per i mezzi pubblici, sia locali che a lunga percorrenza e per i luoghi di lavoro. Sempre dal primo aprile i no vax non saranno più sospesi dal lavoro e dallo stipendio, gli insegnanti tornano al lavoro ma potranno essere destinati ad altre mansioni che non prevedano il contatto con gli studenti.
Le altre date che segneranno progressivamente la cancellazione delle restrizioni il 1 maggio quando termina l’obbligo del green pass quasi ovunque e l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso anche a scuola e il 15 giugno quando non sarà più in vigore l’obbligo vaccinale.
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