REGGIO EMILIA – Il protocollo firmato dalla Cei e dal Governo consente ai sacerdoti di celebrare dal 18 maggio alla presenza dei fedeli.
La Diocesi di Reggio e Guastalla ha scritto una serie di note applicative. Tra questi dettami alcuni sono molto rigorosi: si dovrà arrivare davanti alle chiese 30 minuti prima dell’inizio delle celebrazioni. Si sarà sottoposti alla prova della temperatura, bisognerà igienizzarsi le mani e soprattutto occorrerà prenotarsi presso un numero telefonico messo a disposizione dalla Curia.
Tutto questo consentirà di rispettare la normativa sul distanziamento sociale, perché anche in chiesa dovrà esserci un metro di distanza tra un fedele e l’altro, sia frontalmente che lateralmente. Le chiese in cui la diocesi invita a celebrare sono un’ottantina, 22 delle quali in città e nel vicariato foraneo. I parroci saranno i responsabili del rispetto delle norme e verranno coadiuvati da assistenti che dovranno sanificare sedie, banchi, oggetti sacri e quant’altro prima e dopo le celebrazioni.
Si tratta di regole molto restrittive, ma necessarie per salvaguardare la salute. I sacerdoti che non volessero celebrare sono tenuti ad avvertire il vescovo. Alcuni hanno già manifestato l’intenzione di proseguire con la celebrazione senza fedeli, aspettando tempi migliori prima di riaprire le chiese. Confermate le possibilità di celebrare matrimoni e battesimi, rinviate invece a data da destinarsi le celebrazioni delle Cresime.
Reggio Emilia messe emergenza coronavirus covid-19 fase due ritorno a messa









