REGGIO EMILIA – Studenti reggiani nuovamente in piazza. La ripresa delle lezioni in presenza, sia pure al 50% avvenuta da lunedì scorso, non basta.
Domani è in programma una manifestazione di protesta con presidio dalle 16 alle 18 in piazza Gioberti, a pochi passi dunque dalla sede dell’Ufficio scolastico provinciale. Manifestazioni analoghe sono state promosse in tutta Italia, in contemporanea, dal movimento “priorità alla scuola”. L’obiettivo è quello di chiedere alle istituzioni una maggiore attenzione per il sistema scolastico messo a dura prova dall’emergenza sanitaria.
Tra le richieste ci sono un ulteriore potenziamento dei trasporti pubblici, uno screening sistematico della popolazione scolastica, l’accesso dei docenti over 60 o con patologie tra le categorie da vaccinare in maniera prioritaria. Per il futuro, poi, la richiesta è quella di un intervento da parte del Governo per evitare le cosiddette classi pollaio ossia classi troppo numerose.
Ma attenzione, domani andrà in scena anche un’altra protesta: l’hanno annunciata un gruppo di studenti dell’istituto “Motti” di Reggio Emilia: sciopereranno per esprimere la propria contrarietà al ritorno alla didattica in presenza. I motivi sono legati ai rischi di contagio: “Diversi studenti hanno protestato per chiedere il ritorno in aula – si legge in una lettera inviata al presidente della Regione, Bonaccini – noi protestiamo restando a casa e astenendoci dalle lezioni a partire da lunedì 25 gennaio”. Sotto accusa c’è il sistema dei trasporti, ma anche le condizioni delle aule con “temperature – viene lamentato – al di sotto del tollerabile a causa delle finestre aperte” per consentire il ricircolo dell’aria.
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