REGGIO EMILIA – “Per adesso credo che il sistema ancora regga ma i dati stanno aumentando”. Così Paolo Bernardi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
La scuola ora è sotto pressione. In una sola settimana, sono raddoppiate le classe in quarantena per Covid, più che raddoppiati gli studenti.
L’igiene pubblica dell’azienda Usl sta lavorando a pieno ritmo per effettuare il tracciamento dei contatti e non sempre è possibile effettuare i tamponi in tempi stretti. Non aiutano le ultime norme del ministero dell’Istruzione, che hanno portato da due a tre il numero di contagiati, tra alunni e insegnanti, necessari per mandare una classe in quarantena: “Prudenzialmente in questo momento sarebbero più attuali le norme come erano precedentemente, ma questo non è in nostro potere, lo deciderà la Regione, credo che ci saranno riunioni abbastanza a breve per rivedere la situazione, se è il caso di rivederla”.
In alcune classi sono stati individuati focolai di 6/7 alunni: “In alcuni casi sono state identificate situazioni, come le feste di compleanno o frequentare la medesima società sportiva, i ragazzi non si frequentano solo a scuola, anche in altre situazioni, poi la scuola è un ambiente molto garantito perché tutte le procedure di igienizzazione sono garantite”.
Secondo il professor Bernardi, a Reggio la collaborazione tra scuole e ausl non è mai mancata e resta una risorsa fondamentale. Al momento sembra essere scongiurata la possibilità che il ministero decida di sospendere la scuola in presenza…
17:03 ‘Non credo che ci sia un ritorno generalizzato alla didattica a distanza come misura generale’ – 17:34 ‘Non dobbiamo demonizzarla laddove si renda necessaria per singoli docenti, singoli alunni o gruppi di alunni, una singola classe perchè è una risorsa che abbiamo imparato ad utilizzare e qualora non sia una misura generale non è così negativa’














