REGGIO EMILIA – Niente più rientro in classe al 100% per le scuole superiori da lunedì 26 aprile. Il Governo guidato da Mario Draghi ha infatti raggiunto un accordo ascoltando le richieste che provenivano da Regioni, enti locali, sindacati e presidi.
Nella bozza del decreto si parla di una ripartenza almeno al 60% per le superiori. Il ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha chiarito che non si è trattato di una marcia indietro: “L’esecutivo vuole riaprire le scuole, lo farà e tende al 100% della presenza di studenti, ma c’è un problema che riguarda i trasporti. Si parte dal 60%, ci saranno punte del 75%, qualcuno lo farà al 100%, quell’obiettivo lo raggiungeremo progressivamente”.
In queste ore si riunirà anche il coordinamento a livello locale, guidato dalla Prefettura, per capire cosa cambierà sul nostro territorio. Gli studenti delle superiori infatti sono tornati in aula in presenza al 50% dal 12 aprile scorso, quando l’Emilia Romagna e la nostra provincia sono tornate in zona arancione. Ma sul rientro al 100% annunciato da Draghi avevano espresso la loro preoccupazione in molti, dai sindacati di categoria al sindaco Luca Vecchi: troppo difficile riorganizzare il trasporto scolastico in così poco tempo. “Mi sarei aspettato più flessibilità dal fronte scuola per la diluizione degli orari delle lezioni – ha detto invece il presidente della Regione Stefano Bonaccini – le scuole pongono questioni legittime ma secondo me si poteva e si potrebbe diluire gli orari, come in alcuni territori accade, anche in orari pomeridiani”.
Reggio Emilia emergenza coronavirus covid-19 didattica in presenza 60% rientro a scuola









