REGGIO EMILIA – Le fasce d’età più giovani aderiscono meno alla vaccinazione. A dirlo è l’Ausl reggiana che descrive sul fronte contagi una situazione che sta migliorando tanto da convertire reparti e posti letto. Ma attenzione, spiegano i vertici sanitari, il fatto che calano le infezioni non deve dare una falsa sicurezza. Restano alcuni focolai nelle scuole.
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Calano i contagi e si allenta notevolmente la pressione sugli ospedali. Una tendenza che deve però restare costante. Questo l’auspicio dell’Ausl che, numeri alla mano, ha descritto la situazione attuale degli ospedali, quella che da sempre indica in modo attendibile come si muove la situazione Covid.
“Abbiamo finalmente registrato una importante riduzione dell’occupazione dei posti in terapia intensiva: da 31 a 24 pazienti presenti – conferma direttore del Presidio Ospedalieri, Giorgio Mazzi– questo ci ha imposto alcune riconversioni: la prima che era anche la più attesa è il riaccorpamento su un unico piano, delle due terapie intensive Covid e no Covid al Santa Maria Nuova. Questa operazione da lunedì prossimo ci consentirà di assegnare anestesisti e infermieri alle sale operatorie e di aumentare progressivamente l’offerta chirurgica”.
A fianco di questi dati comunque confortanti, è la campagna di vaccinazioni che resta protagonista. Ad oggi sono state vaccinate oltre 175.000 persone, di queste 69.653 seconde dosi. Partite le candidature alla vaccinazione dei 50/54 anni si sono iscritte oltre 12mila persone ma, è già stato riscontrato, dopo la prima giornata le adesioni tendono a calare. Questo preoccupa.
“Le classi più giovani purtroppo aderiscono poco – ammette Nicoletta Natalini, direttore sanitario dell’Ausl – il fatto che stanno calando le infezioni dà la falsa sicurezza che la malattia non ci sia”.
L’invito poi a prenotarsi a tutte le fasce d’età già aperte: “Tutte le classi che vengono aperte mantengono la possibilità e il diritto a prenotarsi”, ricorda il direttore generale dell’Ausl Cristina Marchesi.
Resta il nodo delle forniture dei vaccini e su questo si giocheranno le prossime settimane. Saranno assicurate le dosi per chi deve fare il richiamo Astrazeneca e sono in arrivo consistenti scorte di Pfizer. Restano ad oggi 8 focolai nelle scuole, 700 ragazzi di ogni età e 21 insegnanti sono in quarantena.













