REGGIO EMILIA – Con la probabilità di una zona rossa anche per la nostra provincia a partire dalla prossima settimana, si allontana la possibilità di vedere le scuole in presenza prima di Pasqua. Anche dai presidi reggiani e dalla vicepresidente della Provincia, con delega alla scuola, arriva la richiesta di “stabilità”.
“Mi sono confrontata con i dirigenti scolastici – ha detto Ilenia Malavasi – e l’auspicio è quello che si possa fare una valutazione, chiudere magari una settimana in più ma poi riaprire senza dover richiudere di nuovo e finire gli ultimi due mesi in presenza”.
La richiesta dei dirigenti scolastici reggiani al Governo, condivisa dalla vice presidente della Provincia, è quella di una maggiore stabilità per le lezioni in presenza negli istituti superiori. Con le ipotesi di una nuova zona rossa, sembra ormai impossibile l’eventualità di riaprire le scuole in presenza prima di Pasqua. “La previsione oggi va fino al 20 marzo – ha aggiunto Malavasi – Se dobbiamo aprire una settimana per poi richiudere a Pasqua, penso che sia poco utile”.
Per l’esame di maturità 2021, il ministero dell’Istruzione ormai ha deciso che anche quest’anno non ci saranno le prove scritte ma un orale della durata di circa un’ora che verrà fatto in presenza. A valutare i maturandi ci sarà la commissione interna e il presidente esterno: “Bisogna riconoscere ai ragazzi che hanno comunque lavorato in un contesto scomodo”, ha commentato la Malavasi che ha poi condiviso la possibilità, ventilata dal ministro dell’Istruzione Bianchi, di tenere aperte le scuole a giugno per i corsi di recupero, ma non solo. “Si deve recuperare l’idea di una scuola aperta, che aiuti chi ha più bisogno e chi è più fragile”.
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