REGGIO EMILIA – Una cabina di regia locale per la ripresa e per destinare i fondi del Recovery fund. La proposta arriva dalla Cgil provinciale che parla di una clima incandescente a livello sociale allo scadere del blocco dei licenziamenti tra giugno e ottobre. Un allarme lanciato più volte dai sindacati.
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Il blocco dei licenziamenti, entrato in scena all’esordio della fase più cupa dell’emergenza sanitaria e dunque economica, scadrà tra la fine di giugno e la fine di ottobre a seconda dei settori. I sindacati, da tempo sul piede di guerra, avevano chiesto un periodo maggiore per il blocco e misure capaci di fare fronte a quella che viene vista come una vera emergenza occupazionale. L’analisi del segretario provinciale della Cgil, Cristian Sesena ospite della nostra trasmissione Buongiorno Reggio. “Nei mesi di gennaio e febbraio in provincia sono state richiesta 2milioni e 117mila ore di cassa integrazione. Abbiamo settori fortemente piegati dalla crisi: ristorazione, turismo, fiere, l’indotto della cultura”.
La crisi è forte e per i sindacati è necessaria una nuova politica industriale. Ma da rivedere è anche tutto il sistema degli ammortizzatori che creano oggi disparità. Per i prossimi mesi sarà necessario un dialogo perché c’è il rischio di un conflitto sociale molto aspro.
La proposta è di una cabina di regia locale sulla ripresa e sull’utilizzo finale del recovery fund e l’impiego virtuoso di questi fondi.













