REGGIO EMILIA – E’ di 14 milioni di euro il peso dell’emergenza Coronavirus sul Comune capoluogo in relazione al Bilancio 2020 sottoposto a ben sette variazioni passate attraverso Sala del Tricolore. Una cifra determinata sia dalle minori entrate, sia dalle spese affrontate per far fronte alla pandemia.
Nello specifico, sono oltre 7 i milioni di euro dovuti a minori entrate con riferimento, soprattutto, al differimento della Tari, ma anche di Imu in ambito turistico e Cosap. Il Comune ha programmato, inoltre, 400mila euro in misure di sostegno straordinario per famiglie in difficoltà (stiamo parlando del fondo di mutuo soccorso, degli aiuti alimentari, dell’attivazione del punto di ascolto, dei centri diurni e delle strutture di accoglienza). E’ di oltre 900mila euro, quale trasferimento dal ministero dell’Interno, l’ammontare dei buoni alimentari a fronte di 5.900 domande
pervenute.
E ancora: è di quasi un milione di euro l’impegno nell’ambito scolastico ed educativo. Sul fronte scuole, le spese hanno riguardato manutenzione, acquisto nuovi arredi, connettività. Una fetta considerevole di risorse è stata destinata poi alla programmazione e alla riapertura dei centri estivi. Oltre 355mila euro il costo delle spese sostenute per sanificazioni e protezioni individuali quali mascherine e guanti, mentre è di 50mila euro il costo dello screening.
Il ricorso allo smart working per i propri dipendenti ha comportato esborsi di quasi 80mila euro in attrezzature e licenze di utilizzo delle procedure.
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