REGGIO EMILIA – Anche per la polizia locale il lungo weekend di Pasqua è stato di intenso lavoro per vigilare sulla sicurezza dei cittadini per garantire il rispetto delle norme di contrasto alla diffusione del Covid-19.
In collaborazione con la Questura, tra sabato e lunedì, 135 operatori di Polizia locale hanno controllato 24 ore su 24 strade, parchi e pubblici esercizi della città. Molti cittadini, infatti, preoccupati per eventuali assembramenti nei parchi e in feste private, si sono rivolti alla Centrale operativa di via Brigata Reggio per chiedere di intervenire. Sono state verificate 164 segnalazioni e 20 persone, su 213 cittadini sottoposti a controlli, sono state sanzionate, mentre due sono stati i verbali elevati a carico di esercizi commerciali, su 45 attività controllate.
Tra venerdì e sabato sera, invece, gli agenti hanno verificato il mancato rispetto delle norme nel pub di un quartiere della città e in un bar a Villa Sabbione. Entrambi i pubblici esercizi, poi sanzionati e chiusi, stavano effettuando servizio al tavolo e somministrazione di alimenti e bevande ad alcuni clienti presenti all’interno e comodamente seduti ai tavoli.
Intorno alle 21 di venerdì, 2 aprile, due pattuglie in borghese hanno effettuato un controllo all’interno di un bar di via Anna Frank. L’esercizio era completamente aperto. All’interno, oltre al titolare e due dipendenti, una decina di persone, la maggioranza già accomodata al tavolo per consumare una cena a base di pizza e birra. Tutte le persone presenti sono state identificate e saranno sanzionate per violazione delle disposizioni in vigore. Sempre per il mancato rispetto dei provvedimenti anti Covid, il bar rimarrà chiuso per cinque giorni.
Una violazione analoga è stata contestata dagli agenti ad un pub della prima periferia cittadina poco dopo le 22 di sabato 3 aprile. All’interno dell’esercizio alcuni avventori si erano accomodati ai tavoli per una birra fra amici. All’arrivo delle pattuglie la titolare ha tentato di prendere tempo, cercando di far uscire dal retro le persone presenti ed evitare le sanzioni. Tentativo fallito: i sei clienti, tra i 30 e i 40 anni, sono stati identificati dagli agenti e a loro volta saranno sanzionati, anche per la violazione del coprifuoco. Alla titolare dell’esercizio è stato contestato il mancato rispetto dell’articolo 46 del Dpcm del 2 marzo 2021: per aver effettuato ristorazione sul posto in Zona rossa, il locale dovrà osservare la chiusura forzata di cinque giorni.
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