REGGIO EMILIA – Dal “morire di lavoro”, una frase che spesso accompagna gli infortuni, al “morire di non lavoro”. Letteralmente.
“Ho scritto un post su Facebook, dicendo che stasera sarei stata ospite a Telereggio – le parole di Donatella Prampolini, vice presidente nazionale Confcommercio – e una mia collega mi ha ricordato di dire che in due imprenditori si sono già tolti la vita e non è detto che non ne arrivi un terzo. Agenzie di viaggio, ristoranti. Gente che ha investito tutto quello che aveva, che ha impegnato le pensioni della nonna… L’unica soluzione è la vaccinazione, non c’è altra strada; noi metteremo a disposizione i punti vendita più grandi e ci attrezzeremo con i medici aziendali per le vaccinazioni ai dipendenti”.
Prampolini è stata ospite de Il Graffio assieme ai rappresentanti delle istituzioni Giammaria Manghi e Daniele Marchi e alla dottoressa Anna Maria Ferrari, presidente dell’ordine dei medici reggiani e responsabile dei pronto soccorso. Pronto soccorso ai quali nuovamente la gente sta accedendo con sintomi da Covid, cosa che non deve accadere.
Alla Ferrari è stato chiesto se fosse servito un lockdown mesi fa: “Sicuramente adesso non saremmo in questa situazione – la sua risposta – ma ci sono troppi interessi da contemperare. Adesso, sicuramente le restrizioni ci vogliono”. Ferrari, che qualche settimana fa aveva annunciato provvedimenti per eventuali medici no vax, ha detto che per ora non si sono registrati colleghi contrari alla vaccinazione: “Il ritardo nell’approvvigionamento non è scusabile”.
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