REGGIO EMILIA – Una fotografia della situazione dei contagi oggi in previsione di un post covid che ancora si fatica a intravedere. Se ne è parlato in un dibattito sulla sanità reggiana presso il centro sociale Orologio in via Massenet a Reggio dal titolo “Post Covid, noi siamo pronti”, organizzato dal circolo Sanità e Welfare del Partito Democratico di Reggio (guidato da Gian Maria Fantuzzi) e che ha messo a confronto medici, esperti e istituzioni. Intervistati dal direttore di Reggionline, Davide Bianchini si è affrontato anche il tema delle vaccinazioni che proseguono a pieno ritmo. Il 66% della popolazione in regione è vaccinata con una dose, il 46% ha completato il ciclo. Rispetto al passato, quando il 5% dei positivi finiva in ospedale, oggi accade per meno dell’1% dei pazienti. E i reparti covid risultano occupati per il 2%. Merito del vaccino. Ecco perché resta forte l’appello agli over 60 e a chi non vuole vaccinarsi.
“La vaccinazione non è solo un atto di protezione verso se stessi, i vaccinati non sviluppano la malattia, ma è un atto di responsabilità nei confronti di tutta la comunità cittadina”, ha detto ai nostri microfoni l’assessore regione alle politiche per la salute Raffaele Donini, che ha chiuso i lavori insieme al sindaco Luca Vecchi.
Il Green pass alla francese potrebbe essere adottato anche in Italia, la discussione è aperta: “Occorre favore le aggregazioni in virtù della vaccinazione”.
Spaventa e preoccupa sempre di più la variante Delta, meno aggressiva ma estremamente più contagiosa, oggi al 70% dei casi positivi in regione. “Se dobbiamo basarci sull’esperienza inglese, ci sarà un aumento dei casi consistente – dice Paolo Giorgi Rossi, direttore del servizio di epidemiologia dell’Ausl – Con quale rapidità? Lo scopriremo”. Intanto si stanno valutando gli effetti sui numeri dei contagi dopo gli assembramenti euforici ma pericolosi del dopo Europei anche nel reggiano: “Abbiamo già qualche cluster legato alla semifinale, nei prossimi giorni vedremo quelli un po’ più numerosi legati alla vittoria finale”.
La serata è stata caratterizzata dal susseguirsi di interventi e testimonianze ricche di spunti di riflessioni. La dottoressa Laura Torricelli ha parlato del lavoro dell’equipe della psicologia d’emergenza dell’Ausl, da lei coordinato in questi mesi difficili.
I dottori Alessandro Navazio (direttore della struttura complessa di Cardiologia), Annibale Versari (direttore del dipartimento oncologico e tecnologie avanzate), Mirco Lusuardi, direttore del dipartimento di Riabilitazione e Valentina Montemaggiori (medico ortopedico specializzato in ortopedia pediatrica della disabilità) hanno raccontato una quotidianità fatta di grandi sacrifici e stress. Per tutti i reparti la rincorsa è costante tra gestione dell’emergenza e lavoro ordinario a volte messo in pausa per necessità. Tutti hanno evidenziato una forte carenza di personale medico e sanitario, anche di specialisti e specializzandi.
Nel rispondere loro, l’assessore Donini ha ricordato le 8mila assunzioni e le 7mila stabilizzazioni degli ultimi mesi, e ha anche illustrato il piano di ripartenza. Dall’Europa arriverà 1,5 miliardi di euro per la sanità emiliano-romagnola. L’obiettivo è spenderli tutti e spenderli bene.
Leggi e guarda anche
Covid e Green Pass: il sindaco di Reggio sta con Macron. VIDEO
Reggio Emilia calcio vaccini Italia Spagna Inghilterra europei covid19 Raffaele Donini assessore Paolo Giorgi Rossi variante Delta aumento contagiLa psicologia d’emergenza per medici, pazienti e famiglie: “Il Covid un trauma collettivo”. VIDEO










