REGGIO EMILIA – Dalla riapertura delle scuole post vacanze natalizie i numeri del contagio si sono ovviamente moltiplicati. Nelle ultime ore l’istituzione Nidi e scuole di Reggio ha inviato una lettera alle famiglie.
“Potrebbe verificarsi la necessità di chiusura anticipata in alcune scuole e in alcuni nidi, alla stregua di quanto fatto in città noi vicine, stante l’assenza di personale”. Una frase contenuta in una lettera inviata nelle ultime ore alle famiglie che ha creato preoccupazione, la stessa che c’è in chi, assieme all’Ausl, sta gestendo i numeri in crescita nei nidi e nelle scuole di Reggio Emilia.
“Abbiamo scelto come sempre la trasparenza – ha detto in merito Nando Rinaldi, direttore dell’istituzione – La situazione è monitorata di ora in ora”. Il 10% circa del personale, tra educatori, insegnanti e ausiliari, è a casa in isolamento o quarantena, “le graduatorie del personale a tempo determinato e le messe a disposizione sono esaurite”, si legge sempre nella lettera. A ora, in una sola sezione di nido – parliamo del nido Arcobaleno – è stata necessaria la sospensione del tempo lungo, con la chiusura alle 16 e non più alle 18. Il rischio concreto è che si possa passare, in alcuni casi, alla chiusura anticipata delle 13.
I bimbi che frequentano i nidi e le scuole di Reggio sono 2.359: 590 di questi hanno già scelto a inizio anno l’opzione dell’uscita alle 13. Chiaramente, nel caso in cui si dovesse verificare la necessità di chiudere prima alcune sezioni, la retta scalerebbe di conseguenza. “Il sistema sta tenendo”, tiene a precisare Rinaldi. Poi, si punta al fatto che questa dovrebbe essere la coda della quarta ondata, e che lo scavallamento sia vicino. “Qualche segnale di speranza c’è – ha detto – Vediamo adesso i numeri, il personale sta uscendo dalle quarantene”.
I numeri dei piccoli a casa per Covid o perché contatti stretti di bimbi positivi sono alti: 23 sezioni sono coinvolte da provvedimenti sanitari, altre 16 sono monitorate. “Per ora non c’è nessun focolaio”, ha concluso Rinaldi.
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