REGGIO EMILIA – I passeggeri dei treni ad Alta velocità sono alle prese con il ritorno alla capienza limitata dei convogli, dopo che il Ministro della Salute che ha reintrodotto l’obbligo di distanziamento tra i posti. Viaggiatori a terra anche alla stazione Mediopadana, ma i casi -dice Trenitalia- sono stati limitati. Guarda il servizio con le interviste ai passeggeri.
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Torna il numero ridotto dei posti sui treni ad Alta velocità e lunga percorrenza dopo che il Ministro della Salute Roberto Speranza ha reintrodotto l’obbligo del distanziamento tra i passeggeri. E’ durata solo poche ore la possibilità per Trenitalia e Italo di aumentare il riempimento dei convogli, sulla base delle norme contenute nel decreto del Governo del 14 luglio. Un dietrofront che ha causato non pochi disagi ai viaggiatori.
Alla Stazione Mediopadana, dice Trenitalia, “i problemi sono stati limitati a poche decine di casi. Ai passeggeri che non sono potuti salire sul treno che avevano prenotato sono state proposte soluzioni alternative: partenze in orari diversi; autobus sostitutivi oppure il rimborso del biglietto”. Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, da Bologna, ha spiegato così il cambio di rotta.
“E’ cambiata la situazione dei contagi e quindi abbiamo fatto una valutazione insieme al Ministro Speranza di fare un ulteriore approfondimento”, dice Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Non si placano però le tensioni tra il Governo e le regioni del Nord a guida centrodestra che criticano la decisione. Cerca di mediare tra le due posizioni il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, nel suo ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni: “Ne discuteremo e valuteremo – ha detto Bonaccini – C’è possibilità di autonomia per le Regioni, ma non abbiamo mai immaginato di riempire i treni”.
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