REGGIO EMILIA – Da Johnson & Johnson a Pfizer, dal monodose al vaccino a m-Rna che necessita del richiamo. A meno di 24 ore dall’inizio del secondo Open Day organizzato dall’Ausl a Santa Vittoria di Gualtieri, cambia il preparato che sarà somministrato a chi si presenterà all’appuntamento.
Sarà dunque utilizzato Pfizer anche nei prossimi appuntamenti a Correggio, Castalnovo Monti, Montecchio e Reggio Emilia. Non è tutto: chi ha meno di 60 anni e ha già fatto una dose di Astrazeneca, farà il richiamo con Pfizer o Moderna. E’ una raccomandazione del Comitato Tecnico Scientifico che sarà tradotta in una indicazione perentoria del ministero per la Salute.
Ancora una volta, Astrazeneca dunque è finito sotto i riflettori dopo la morte per emorragia cerebrale, all’ospedale di Genova, della 18enne che aveva ricevuto la dose del vaccino anglo-svedese. A Reggio Emilia ci sono 10mila persone che ancora devono ricevere la seconda dose di AstraZeneca, tra loro anche gli Under 60 come insegnanti e forze dell’ordine che dunque faranno il richiamo con Pfizer o Moderna.
Nel frattempo, la Regione ha deciso di confermare gli Open Day già programmati e di sostituire Johnson & Johnson, a vettore virale come AstraZeneca con i preparati a m-Rna, per Reggio Emilia appunto Pfizer. Le 923 persone che si sono prenotate per la giornata a Santa Vittoria hanno già ricevuto l’sms dell’Ausl con l’informazione del cambio di vaccino e con la data della seconda dose, il 17 luglio. Ma la tre giorni di Scandiano era stata un successo proprio per la possibilità di ricevere il monodose: 5.700 persone, soprattutto giovani, si erano vaccinate. “Non vogliamo rallentare la campagna – dice l’assessore regionale Donini – e ci atteniamo rigorosamente alle indicazioni nazionali, ma chiediamo alle autorità competenti un pronunciamento sia definitivo”.
Reggio Emilia ausl reggio emilia campagna vaccinale covid-19 Astrazeneca pfizer Moderna seconda dose









