REGGIO EMILIA – Difficile resistere ad un buon caffe preparato e servito al bar. Per molti un’abitudine che ha dovuto scontrarsi con le limitazioni e con l’accavallarsi di ordinanze, quella regionale prima e quella legata alla zona arancione poi e che alla fine stanno generando non poca confusione. Cerchiamo di chiarire le cose: i bar e i ristoranti sono chiusi ed è possibile solo l’asporto, ma è sul come si asporta e dove si può consumare, che sono nate le ambiguità e che possono costare salate sanzioni. Allo stato attuale delle cose ci si può recare al bar che non deve però essere aperto al pubblico e deve quindi porgere quanto richiesto al di fuori. Quando si ritira la merce, bevande o cibi che devono essere in contenitori o in sacchetti, ci si deve allontanare dal locale. Non restare davanti al bar in piedi, non sedersi alla prima panchina anche a decine di metri. Si deve proprio andare via, in ufficio o a casa. Vietato consumare su area pubblica. In un luogo distante e non nelle pertinenze del servizio pubblico perché nel caso la multa di 400 euro è sia del cliente che del barista. E proprio a due bar di Reggio è arrivata la multa e la chiusura forzata per 5 giorni. I controlli sono stati della Polizia Locale nel comune capoluogo. Uno in via Roma aveva le porte aperte e dentro un barista e un collaboratore stavano servendo tre clienti vicini tra loro e sulla soglia del locale. Altro Bar sanzionato e chiuso nella zona dei Teatri: serviva le consumazioni su un tavolino all’ingresso e permetteva ai clienti di consumare sul posto, violando di fatto la normativa che consente esclusivamente l’asporto.
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