BOLOGNA – Nel primo pomeriggio sono state consegnate a cinque diverse Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna le prime 7.400 dosi del vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Moderna, che nell’ultima settimana ha ricevuto il via libera di Commissione europea e Agenzia italiana per il farmaco dopo il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Già in uso negli Stati Uniti, si tratta del secondo vaccino approvato in Europa dopo quello di Pfizer-Biontech.
Le 7.400 dosi sono state inizialmente suddivise tra Parma, Modena, Bologna, Ferrara e ‘Romagna’ (Forlì) come sedi logistiche, verranno infatti utilizzate per fare i vaccini nelle strutture socio-assistenziali di tutta la regione. Si tratta di oltre il 15% del totale della prima fornitura arrivata in Italia, costituita complessivamente da 47.000 dosi. Si tratta ancora della prima fase della campagna vaccinale, e anche queste dosi sono destinate a operatori sanitari e sociosanitari che operino presso le strutture pubbliche e private accreditate; agli ospiti e personale delle strutture residenziali per anziani. 180mila persone in tutto, in Emilia Romagna, a quasi la metà delle quali è stata già somministrata laprima delle due dosi necessarie.
“Mentre la campagna vaccinale procede a pieno ritmo, e vede l’Emilia-Romagna come la regione con il più alto numero di dosi somministrate rispetto al numero di abitanti, oggi possiamo essere felici di un ulteriore passo in avanti verso il ritorno alla normalità- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. L’arrivo delle prime dosi del secondo vaccino, quello di Moderna, è molto importante, perché più somministrazioni significa sempre più persone al sicuro”.
Altri 43.875 vaccini, sempre Pfizer-BioNtech sono in arrivo tra il 18 e il 20 gennaio e altre 4.900 dosi di Moderna per la fine del mese, indicativamente tra il 25 e il 27 gennaio. Un flacone di Moderna permette di effettuare 10 somministrazioni, a fronte delle 6 possibili con il prodotto di Pfizer, ed è già pronto all’uso, senza richiedere quindi alcuna operazione di diluizione. Le due iniezioni devono essere effettuate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, e per il vaccino Moderna l’età minima è 18 anni, mentre quello Pfizer arriva fino a 16. Infine, il vaccino Moderna ha una conservazione che richiede una temperatura di stoccaggio di -20 gradi, rispetto ai -70 di Pfizer.
Covid, arrivate in Emilia Romagna 7.400 dosi del vaccino Moderna
13 gennaio 2021
Sono destinate a operatori sanitari e sociosanitari che operino presso le strutture pubbliche e private accreditate; a ospiti e personale delle strutture residenziali per anziani di tutta la regione