REGGIO EMILIA – Da un mese le scuole superiori hanno riaperto alle lezioni in presenza. Era motivo di grande preoccupazione rispetto all’aumento di casi Covid. Ebbene, per ora queste preoccupazioni non stanno trovando conferma nei numeri.
Dei 44 focolai che l’Igiene pubblica dell’Ausl reggiana ha registrato nelle scuole nell’ultimo mese, una decina si riferisce alle superiori. Il resto riguarda la fascia 0-14 anni, con relativo personale scolastico e famiglie. E sta emergendo un altro elemento: va aumentando, in media, il numero di bambini coinvolti in ciascun focolaio. Per focolaio scolastico si intende il caso in cui ci sia più di un ragazzino positivo in una classe. Se nella prima parte dell’anno scolastico i focolai in media avevano 2-3 positivi, oggi sono tra i 5 e i 6.
Rispetto al non aumento di casi Covid nelle scuole superiori, le spiegazioni sono tante e intrecciate tra loro: i ragazzi vanno in aula in presenza ancora al 50% e la loro vita è casa-scuola, nel senso che non stanno praticando attività sportive di gruppo, non stanno frequentando i locali la sera come invece accadeva a settembre e ottobre e, quindi, le situazioni di contagio sono ridotte.
Da valutare e studiare invece l’aumento della dimensione media dei focolai nel ciclo della scuola primaria. In questa fascia d’età, specie tra i piccolissimi al di sotto dei 6 anni, la maggiore contagiosità è in primis spiegata dall’assenza dell’obbligo di indossare la mascherina: i bimbi vanno a scuola quindi sino a quando non manifestano sintomi e, a quel punto, hanno già contagiato diversi contatti diretti. Ma è così dal 14 settembre.
Dall’inizio dell’anno scolastico l’Ausl ha eseguito 24mila tamponi sulla popolazione scolastica; i focolai sono stati 360 e le persone messe in quarantena 8.500.
Reggio Emilia ausl reggio emilia Regione Emilia Romagna emergenza coronavirus covid-19 ripresa scuole didattica in presenza