REGGIO EMILIA – L’autorizzazione, da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, è arrivata in dicembre. La distribuzione del Novavax è cominciata. Nella nostra provincia, a breve, ne arriveranno 9600 dosi. Si tratta di una prima fornitura, il cui quantitativo corrisponde grossomodo alla metà della platea degli interessati, che è formata da persone maggiorenni che non hanno finora ricevuto nessuna iniezione di vaccino. Condizioni che riguardano circa 22mila reggiani. Al conteggio vanno però sottratti coloro che hanno ottenuto l’esonero dalla profilassi. Per il resto si tratta di scettici, appartenenti a una per così dire galassia no vax.
Proprio a loro si rivolge il Novavax, che è il primo di tipo proteico e dunque l’unico a sfruttare una tecnologia da tempo collaudata e già usata per altri vaccini, come ad esempio quello per l’epatite B. Un meccanismo diverso da quello che sfrutta l’RNA messaggero come fanno Pfizer e Moderna. Ha inoltre il vantaggio di poter essere conservato in normali frigoriferi.
L’Ausl fa sapere che le modalità di prenotazione per questo tipo di vaccino saranno comunicate nei prossimi giorni. Anche in questo caso la somministrazione della seconda dose è prevista, come per le altre tipologie di prodotto, dopo 21 giorni.
Intanto il primo marzo, martedì prossimo, prenderà il via la nuova fase della campagna vaccinale riguardante la quarta dose prevista per le persone gravemente immunodepresse, che nella nostra provincia sono circa 6mila.
Covid, le categorie a rischio per le quali scatta la quarta dose di vaccino
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