REGGIO EMILIA – Questa mattina sono state inaugurate le stanze degli abbracci in due residenze per anziani della città. Sergio Turci è stato il primo famigliare a poterne usufruire, a Villa Primula. Vi raccontiamo le sue emozioni e quelle della moglie Mara.
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“Mara ciao, mi riconosci? Sei la mia ‘piròla’, la mia donna”.
Le parole, seppur meravigliose, a volte purtroppo non bastano. Mara ha l’alzheimer, da tre anni vive a Villa Primula. Ma appena sente il calore delle mani del marito Sergio nel suo viso si fa largo un sorriso.
“Dammi la mano, ti voglio bene, ti porto i saluti di tuo figlio Stefano. Brava mi hai sorriso, come sono contento”.
Sergio Turci compirà 86 anni il primo maggio. Prima del covid andava a trovare tutti i giorni sua moglie Mara nella residenza per anziani, gestita da “Asp Reggio Emilia Città delle persone”.
“Ero qui al mattino e al pomeriggio poi la sera tornavo a casa ed ero contento, ma questo virus ci ha condizionato negli affetti più cari. Ero quasi geloso degli infermieri, sono sempre stato io il suo punto di riferimento”.
Nei periodi più difficili la struttura aveva messo a disposizione dei famigliari le videochiamate. “Ma con l’alzheimer la videochiamata era impossibile, dormiva poverina”.
Ora con la “stanza degli abbracci” Sergio può ritrovare quel contatto che gli è mancato tanto. “Le mancava il contatto con sua moglie? Mi manca sempre, 60 anni insieme, separati solo dalla pandemia, è stata dura. Adesso questo appuntamento lo aspetteremo tutta la settimana”.
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