REGGIO EMILIA – Tra una settimana esatta finirà l’anno scolastico, ma sono tante le scuole reggiane che hanno presentato progetti per riprendere la socialità durante l’estate.
“E’ stato un anno difficile – il commento di Paolo Bernardi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale – in particolare, per le scuole secondarie di secondo grado. Gli altri alunni, bene o male, hanno avuto lezioni in presenza mentre gli studenti delle superiori hanno dovuto affrontare scenari diversi”.
Partenza in presenza al 100%, poi al 50%, poi tutti in Dad e ora nell’ultimo periodo al 70%. Gli studenti delle scuole superiori hanno cambiato orari e abitudini più volte durante questo anno scolastico segnato dalla pandemia. “Studenti e genitori hanno avuto un senso di responsabilità in questa provincia che altrove non c’è stato”, ha aggiunto Bernardi.
Il 6 giugno le lezioni termineranno in tutte le scuole dell’Emilia Romagna, poi per gli studenti delle quinte superiori comincerà la Maturità. Sarà in presenza, ma con una sola prova orale: “Come l’anno scorso, avranno anche un elaborato scritto da portare, e novità di quest’anno ci sarà il curriculum dello studente, che poi rimarrà sul sito del ministero”.
La scuola, però, resterà aperta per molti anche d’estate. Soprattutto per recuperare la socialità persa il ministero ha destinato 150 milioni di euro a livello nazionale già arrivati ai singoli istituti in base al numero di studenti iscritti. Poi ci sono altri 320 milioni a disposizione delle scuole che si sono candidate a progetti europei: “A Reggio Emilia hanno partecipato 38 scuole su 67, più della metà, di tutti gli ordini e i gradi”, ha spiegato Bernardi.
Reggio Emilia Paolo Bernardi scuola d'estate