REGGIO EMILIA – Impossibile riaprire il 18 maggio: Palazzo Magnani dà appuntamento ai visitatori per ottobre. “Non sarà possibile riaprire immediatamente con nuove iniziative, ma tutto il lavoro preparatorio dei mesi scorsi non andrà disperso”, ha detto il direttore, Davide Zanichelli.
In linea teorica, l’ultimo decreto del presidente del Consiglio consentirebbe a Palazzo Magnani di riaprire i battenti lunedì 18 maggio. Ma la realtà è molto lontana dalla teoria. Palazzo Magnani non riaprirà perché non ha nuove mostre. Quelle di Fotografia Europea, che erano state programmate per aprile, non sono state allestite per l’emergenza sanitaria. Anzi, nella sede espositiva di corso Garibaldi e ai Chiostri di San Pietro si è cominciato proprio adesso a smontare le due mostre la cui data di chiusura era fissata all’8 luglio. Ma quand’è allora che si potrà ripartire? “Pensiamo all’autunno, di recuperare almeno le mostre più importanti che avevamo immaginato per la primavera”, ha aggiunto Zanichelli.
L’idea è quella di salvare almeno le mostre che rappresentavano la spina dorsale di Fotografia Europea, ma sacrificando la connotazione festivaliera. Il futuro, per realtà come Palazzo Magnani, è ancora tutto da scrivere ma si profila di certo molto complicato. Gli ingressi contingentati alle mostre e il divieto di visite di gruppo penalizzeranno le entrate, mentre le spese per la sanificazione degli spazi faranno crescere i costi. Non è un problema di poco conto per un’istituzione culturale che oggi, con i biglietti venduti e le sponsorizzazioni, copre il 40% dei costi.
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