REGGIO EMILIA – Niente domiciliari per il boss della ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri. Il collegio giudicante – Cristina Beretti, Dario De Luca e Silvia Guareschi – ha respinto l’istanza di scarcerazione avanzata dai suoli legali, gli avvocati Gregorio Viscomi e Filippo Giunchedi, che avevano rimarcato come le sue precarie condizioni di salute lo mettessero in serio pericolo in caso di contagio da Covid-19.
I giudici reggiani, prima di esprimersi in merito, hanno tenuto conto del parere negativo dato dalla procura distrettuale antimafia di Bologna e della relazione del carcere milanese di Opera, dove Grande Aracri si trova rinchiuso in regime di 41-bis, che ha escluso possibilità di contagi.