REGGIO EMILIA – Una piccola-grande boccata d’ossigeno in un momento storico come questo, in cui ci appigliamo alla speranza. Il 9 aprile vi davamo notizia del fatto che in questa struttura ci fossero 19 ospiti contagiati su 21. Ora, i positivi sono 6; gli altri non sono “clinicamente guariti”, perché manca ancora il secondo tampone negativo, ma gli operatori e la coordinatrice non stentano a parlare di un miracolo fatto ovviamente di terapie sempre più mirate man mano che le conoscenze su come combattere il virus andavano aumentando e di molta organizzazione interna.
Il Covid-19 era entrato alla “Don Messori” a metà marzo e come una bomba nel giro di tre giorni era deflagrato. “Siamo passati da 2 con la febbre a 15 – ha raccontato Vania Montanari, coordinatrice – con 8 decessi in pochi giorni: è stato un periodo molto doloroso, per noi e per i famigliari”.
Testimonial d’eccezione della speranza è Anna Rosa Manfredi, che “ha 100 anni ed è guarita dal Coronavirus” ha detto la Montanari. La struttura fa parte della rete diocesana ed è gestita da un’Ati composta dalla cooperativa sociale Cattolica e dalla Cooperativa Sai. “Due terzi del personale si sono ammalati, chi c’era ha fatto turni di 14 ore – ha proseguito Montanari – Li ringrazio tutti per l’impegno e la dedizione e ringrazio anche i sette nuovi infermieri che abbiamo trovato: ci vuole coraggio ad accettare un lavoro così in questo momento”.
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