REGGIO EMILIA – Potenzialmente, da metà gennaio, il territorio dovrà essere pronto a somministrare i vaccini anti Covid a 23mila reggiani in 40 giorni. Diciamo potenzialmente, perché la scelta di sottoporsi al vaccino è volontaria.
In questa prima fase, quei 23mila destinatari sono gli operatori sanitari e sociosanitari e gli ospiti delle strutture per anziani della provincia in tutte le loro accezioni. Da qualche giorno è iniziato un sondaggio interno tra i dipendenti delle strutture ospedaliere per capire l’orientamento dei sanitari: per ora c’è un’adesione di oltre il 95%. La stessa cosa sta avvenendo nelle strutture per anziani.
Ognuno dovrà ricevere due dosi; occorreranno tre settimane per la somministrazione della prima dose e altre tre per la seconda. A inizio marzo inizierà la fase successiva, quella della vaccinazione di massa della cittadinanza. Tg Reggio lo aveva anticipato a inizio dicembre, il sindaco Luca Vecchi e la direttrice dell’Ausl Cristina Marchesi lo hanno confermato ieri sera negli studi de Il Graffio: il luogo per la vaccinazione, che deve essere unico in ogni provincia, saranno i padiglioni delle Fiere di via Filangieri, adatte logisticamente e come spazi alla somministrazione di circa 2mila dosi in poche ore vista la durata non eterna dell’efficacia dei vaccini una volta scongelati. A ore ci sarà l’accordo con Giorgio Bosi, da un anno circa proprietario del complesso fieristico.
Quella andata in onda ieri sera è stata l’ultima puntata del 2020 del settimanale di attualità di Telereggio che tornerà in diretta il 7 gennaio 2021.
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