REGGIO EMILIA – La Regione ha diffuso i dati relativi all’attività delle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziali composte da medici e infermieri che si occupano del monitoraggio e delle visite dei malati di Covid in isolamento domiciliare.
Il numero di prestazioni effettuate in provincia di Reggio Emilia dalle Usca durante la “fase uno” è 3.648. Queste unità sono operative da fine marzo per seguire a domicilio i pazienti. Si tratta di squadre composte da personale medico e infermieristico che, dotate dei mezzi di protezione individuale come tutte, visiere, mascherine e guanti, si recano nelle abitazioni dei malati per effettuare visite di controllo e monitorare le loro condizioni.
A Reggio Emilia di queste unità ne sono attive 29: una a Reggio, una a Castelnovo Monti, una a Montecchio, una Scandiano, una a Correggio e una a Guastalla. In più, sono operative 15 unità e 6 equipe dedicate alle Cra, ossia le residenze per anziani. In provincia i medici coinvolti in questo progetto sono 92, mentre il personale infermieristico ammonta a 13 operatori.
Un lavoro del quale ha parlato a Tg Reggio il dottor Davide Donelli: “E’ un lavoro importante sia per il monitoraggio dei pazienti a casa, negli hotel e nelle Cra, ma anche per il filo diretto che si instaura con i medici di base”. Le Usca sono dotate anche di ecografi mobili con cui poter effettuare esami a domicilio. Fondamentale poi il rapporto informativo con il medico di base.
In Emilia Romagna le Usca sono complessivamente 81 e Reggio Emilia è la provincia in cui ne sono state istituite di più, come detto 29. Per quanto riguarda il dettaglio delle prestazioni erogate, a Reggio sono stati effettuati 181 triage telefonici, 193 visite domiciliari, 1838 visite nelle residenze per anziani, 1436 terapie. Reggio è seconda in regione per prestazioni effettuate dopo Piacenza.
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