REGGIO EMILIA – Con i clienti d’affari ridotti al minimo e il turismo praticamente inesistente, per gli alberghi cittadini è un’estate nera. Due dei principali hotel del centro storico, il Posta e le Notarie, sono chiusi fino a settembre.
Il Posta non ha più riaperto: dopo la chiusura forzata per il Covid, i 18 dipendenti hanno esaurito prima le ferie e ora sono in cassa integrazione fino al 31 luglio. “Abbiamo il 60% della clientela straniera – ha detto Umberto Sidoli, titolare del Posta e consigliere Federalberghi – Molti mercati erano chiusi, altri non hanno ancora riaperto e per questo abbiamo deciso di non riaprire”.
Sono aperti invece l’Astoria, il Morandi che chiuderà le due settimane centrali di agosto, il Classic, l’Europa, il Remilia e le altre strutture. Al Morandi la settimana scorsa è andata abbastanza bene per alcuni clienti venuti in città per Max Mara, ma si procede a singhiozzo. Al Remilia, vicino allo stadio, qualche camera viene occupata dalle squadre di calcio ma con le partite a porte chiuse manca la presenza dei tifosi ospiti. “In media, l’occupazione – spiega Federalberghi – si aggira intorno al 30% delle camere disponibili”.
“Parlando anche con i colleghi del territorio – ha aggiunto Sidoli – la situazione è critica. Altre strutture hanno chiuso, quelle che hanno aperto hanno un 25-30% dell’occupazione, ben al di sotto della copertura dei costi”. Quali le prospettive per il futuro? “Volevamo riaprire a settembre, ma stiamo valutando. Tutto il turismo del 2020 è spostato al 2021, ma ci sono Paesi come l’Australia che hanno bloccato i viaggi verso l’Europa fino alla primavera del 2021”, ha concluso.
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